Cosa è il 2'FL?
Gli HMO sono costituiti da 5 diverse molecole (glucosio, galattosio, N-acetil-glucosamina, fucosio e acido sialico), combinate tra loro in modo diverso, così da generare più di 200 HMO identificati ad oggi.
Il 2’-FL è l’HMO prodotto in maggiore quantità e da solo costituisce circa il 30% di tutti gli oligosaccaridi presenti nel latte materno.
Il latte materno rappresenta la nutrizione ideale per i lattanti ed è associato a benefici per la salute a breve e lungo termine.
L'OMS (Organizzazione Mondiale della Salute) raccomanda l'allattamento al seno esclusivo durante i primi 6 mesi di vita, continuato fino a 24 mesi o oltre, con un'adeguata alimentazione complementare.
Negli ultimi anni la ricerca sul latte materno si è concentrata su alcuni componenti bioattivi, tra cui i cosiddetti HMO (Human Milk Oligosaccharides), cioè gli oligosaccaridi del latte materno.
Questi zuccheri, caratteristici del latte materno, sono presenti in quantità importanti, visto che rappresentano il terzo componente solido del latte materno, dopo il lattosio ed i grassi.
Gli HMO sono costituiti da 5 diverse molecole (glucosio, galattosio, N-acetil-glucosamina, fucosio e acido sialico), combinate tra loro in modo diverso, così da generare più di 200 HMO identificati ad oggi.
A seconda della loro composizione, è possibile distinguere 3 famiglie all'interno della categoria degli HMO.
Queste tre famiglie sono rappresentate da una prima famiglia di HMO detti neutri, caratterizzati dalla presenza di uno zucchero particolare, il fucosio, da una seconda famiglia di HMO ancora neutri, ma che non contengono il fucosio, ed infine, da una terza famiglia di HMO detti acidi, che contengono acido sialico.
All'interno della famiglia degli HMO neutri con fucosio, troviamo ad esempio il 2’-FL (2’fucosillattosio) e il DFL (difucosillatosio).
Il 2’-FL è l’HMO prodotto in maggiore quantità e da solo costituisce circa il 30% di tutti gli oligosaccaridi presenti nel latte materno.
Numerosi studi scientifici, hanno dimostrato che il 2’-FL presente nel latte materno, supporta le difese immunitarie del lattante, agendo a diversi livelli:
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funzionando da “nutrimento” per alcuni batteri favorevoli per l’organismo, contribuendo all’equilibrio della flora batterica intestinale;.
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stimolando la produzione di sostanze (ad esempio, alcune proteine importanti per la permeabilità intestinale) che favoriscono il fisiologico “effetto barriera” dell’intestino contro l’azione di microbi potenzialmente dannosi (i cosiddetti “patogeni”);
- contribuendo allo sviluppo e alla modulazione della risposta immunitaria (attraverso la differenziazione di alcune cellule del sistema immunitario e la produzione di alcuni composti, come le citochine, coinvolti nei meccanismi di regolazione della risposta immunitaria).
Con il progredire della ricerca nutrizionale, prosegue l'avanzamento delle tecnologie per la produzione di alimenti destinati ai lattanti e bambini nella prima infanzia, da utilizzare, su indicazioni del Pediatra, quando il latte materno non è disponibile
Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo di moderne biotecnologie, è stato possibile realizzare degli oligosaccaridi di sintesi, con la stessa struttura chimica degli HMO.
Questi zuccheri, non derivando dal latte materno, sono chiamati HiMO (Human identical Milk Oligosaccharides), come definito dall’EFSA (Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare).
Ad oggi, nei latti formulati possono essere utilizzati diversi HiMO, caratterizzati da un elevato profilo di sicurezza, tra cui il 2’FL, il DFL, l’LNT, il 3’SL ed il 6’SL.
Bibliografia essenziale:
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Plaza-Díaz J et al. Nutrients 2018; 10: 1038
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