Aspetti igienico-sanitari dell’alimentazione in gravidanza
L’alimentazione nella donna in gravidanza deve tener conto non solo dei fabbisogni nutritivi della mamma e del feto ma anche della prevenzione di tossinfezioni alimentari.
L’alimentazione nella donna in gravidanza deve tener conto non solo dei fabbisogni nutritivi della mamma e del feto ma anche della prevenzione di tossinfezioni alimentari; sono patologie di tipo gastroenterico determinate dall’ingestione di acqua o alimenti contaminati da microrganismi o loro tossine.
I principali microrganismi, trasmessi per contaminazione alimentare, responsabili della compromissione fetale sono:
- listeria monocytogenes;
- salmonella spp;
- toxoplasma gondii.
La listeriosi
Listeria monocytogenes è largamente diffusa in natura: infatti si ritrova nei foraggi, nelle acque di fiume, nei liquami e detriti utilizzati per la concimazione, nel suolo e nei vegetali. Le buone prassi igieniche da seguire per evitare la listeriosi sono le seguenti:
- non consumare latte crudo, cioè non pastorizzato (la pastorizzazione uccide il microrganismo), e i suoi derivati quali, creme, latte acido, gelati, formaggi molli;
- evitare il consumo di carne cruda o poco cotta;
- lavare molto bene le verdure;
- refrigerare gli alimenti a + 4º C
La salmonellosi
La salmonellosi si contrae per ingestione di acqua o alimenti contaminati da feci di individui malati o di animali. I sintomi della salmonellosi insorgono dopo 12-48 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, caratterizzati da diarrea severa accompagnata da febbre, nausea, vomito, mal di testa e malessere generale.
Le misure preventive devono partire dalla considerazione che tutti i cibi crudi di origine animale presentano elevate probabilità di contaminazione da salmonelle. In particolare, per le carni e i derivati le misure preventive includono:
- il divieto di mangiare alimenti di origine animale crudi o non sufficientemente cotti;
- la cottura dovrebbe sempre raggiungere i 74 ºC al cuore del prodotto per garantire la sicurezza igienico-sanitaria;
- evitare la ricontaminazione dei cibi cotti da parte dell’ambiente, quindi le carni cotte non destinate al consumo immediato, devono essere meticolosamente protette e raffreddate il più velocemente possibile;
- lavare bene le mani dopo la manipolazione di carni e pollame.
Le buone prassi igieniche da seguire per evitare la salmonellosi consistono nell’eliminazione del consumo di:
- uova crude o poco cotte e derivati a base di uova crude;
- latte non pastorizzato e i suoi derivati, compreso il latte in polvere;
- carne e derivati;
- salse e condimenti per insalate;
- preparati per dolci e creme;
- gelato artigianale con uova crude: scegliere quelli confezionati perché utilizzano uova pastorizzate;
- frutta e verdura contaminate durante il taglio, come angurie, meloni, arance, ecc.
Se vuoi essere sicura di seguire un’alimentazione sana e corretta, leggi le regole d’oro su cosa mangiare durante la gravidanza e quali alimenti è invece meglio evitare.