Aspetti igienico-sanitari dell’alimentazione in gravidanza

Aspetti igienico-sanitari dell’alimentazione in gravidanza

Articolo
Ott 19, 2017
3 mins

L’alimentazione nella donna in gravidanza deve tener conto non solo dei fabbisogni nutritivi della mamma e del feto ma anche della prevenzione di tossinfezioni alimentari.

L’alimentazione nella donna in gravidanza deve tener conto non solo dei fabbisogni nutritivi della mamma e del feto ma anche della prevenzione di tossinfezioni alimentari; sono patologie di tipo gastroenterico determinate dall’ingestione di acqua o alimenti contaminati da microrganismi o loro tossine.

I principali microrganismi, trasmessi per contaminazione alimentare, responsabili della compromissione fetale sono:

  • listeria monocytogenes;
  • salmonella spp;
  • toxoplasma gondii.

La listeriosi

Listeria monocytogenes è largamente diffusa in natura: infatti si ritrova nei foraggi, nelle acque di fiume, nei liquami e detriti utilizzati per la concimazione, nel suolo e nei vegetali. Le buone prassi igieniche da seguire per evitare la listeriosi sono le seguenti:

  • non consumare latte crudo, cioè non pastorizzato (la pastorizzazione uccide il microrganismo), e i suoi derivati quali, creme, latte acido, gelati, formaggi molli;
  • evitare il consumo di carne cruda o poco cotta;
  • lavare molto bene le verdure;
  • refrigerare gli alimenti a + 4º C

La salmonellosi

La salmonellosi si contrae per ingestione di acqua o alimenti contaminati da feci di individui malati o di animali. I sintomi della salmonellosi insorgono dopo 12-48 ore dall’ingestione di alimenti contaminati, caratterizzati da diarrea severa accompagnata da febbre, nausea, vomito, mal di testa e malessere generale.

Le misure preventive devono partire dalla considerazione che tutti i cibi crudi di origine animale presentano elevate probabilità di contaminazione da salmonelle. In particolare, per le carni e i derivati le misure preventive includono:

  • il divieto di mangiare alimenti di origine animale crudi o non sufficientemente cotti;
  • la cottura dovrebbe sempre raggiungere i 74 ºC al cuore del prodotto per garantire la sicurezza igienico-sanitaria;
  • evitare la ricontaminazione dei cibi cotti da parte dell’ambiente, quindi le carni cotte non destinate al consumo immediato, devono essere meticolosamente protette e raffreddate il più velocemente possibile;
  • lavare bene le mani dopo la manipolazione di carni e pollame.

Le buone prassi igieniche da seguire per evitare la salmonellosi consistono nell’eliminazione del consumo di:

  • uova crude o poco cotte e derivati a base di uova crude;
  • latte non pastorizzato e i suoi derivati, compreso il latte in polvere;
  • carne e derivati;
  • salse e condimenti per insalate;
  • preparati per dolci e creme;
  • gelato artigianale con uova crude: scegliere quelli confezionati perché utilizzano uova pastorizzate;
  • frutta e verdura contaminate durante il taglio, come angurie, meloni, arance, ecc.

Se vuoi essere sicura di seguire un’alimentazione sana e corretta, leggi le regole d’oro su cosa mangiare durante la gravidanza e quali alimenti è invece meglio evitare.

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