Intestino del bambino: trattare con cura
Oggi gli scienziati considerano l’intestino un secondo cervello, alla base della nostra salute e del nostro benessere generale. Per questo va trattato con grande cura, fin da piccolissimi e durante la crescita
Il benessere dell’intestino è strettamente legato anche alla presenza della microflora intestinale, cioè l’insieme di microrganismi che colonizzano soprattutto l’ultimo tratto dell’intestino. È noto da tempo che la microflora intestinale partecipa alla digestione di alcuni componenti dei cibi, alla sintesi di alcune vitamine (ad esempio, la vitamina K e la vitamina B12) e che promuove le funzioni di equilibrio fisiologico dell’organismo. Per questo è importante riuscire a mantenere una condizione di equilibrio della microflora, favorevole per il nostro benessere.
Il ruolo chiave dell’alimentazione
L’intestino del neonato inizia a entrare in contatto con i primi batteri già durante la gravidanza, quando si trova nell’utero materno, ma la vera e propria colonizzazione ha inizio con il parto. Sono state evidenziate differenze nell’insediamento dei microrganismi tra parto cesareo e parto naturale, ma anche l’alimentazione del neonato e del bambino è determinante.
Nel lattante, si osservano differenze della microflora tra bambini allattati al seno, che rappresenta la scelta ottimale, e bambini alimentati con latte formulato, da utilizzare in assenza del latte materno su consiglio del pediatra. Successivamente, con l’introduzione dell’alimentazione complementare, è il tipo di dieta del piccolo, ad esempio la quantità di frutta e verdura consumate, che può fare la differenza nella composizione della microflora.
Intestino: un equilibrio delicato
Alcuni fattori possono essere determinanti per causare un’alterazione della microflora, del suo corretto funzionamento e dell’equilibro tra i diversi microrganismi che la compongono. Tra questi, si possono citare l’uso di antibiotici e la diarrea Gli antibiotici, che vanno sempre usati sotto il controllo del pediatra, possono interferire con il corretto funzionamento della microflora intestinale e si può andare incontro alll’effetto indesiderato della diarrea.
Queste condizioni sono ancora più comuni quando, dopo i primi mesi di vita, il bambino inizia a trascorrere più tempo fuori casa e a frequentare ambienti più “a rischio” per il contatto con altri bambini e con adulti di riferimento diversi da mamma e papà.
Se qualcosa non va
Come si può intervenire per cercare di ripristinare le condizioni di equilibrio necessarie per il benessere della microflora intestinale quando serve? Una dieta varia ed equilibrata è l’ideale per la salute dell’organismo in generale, compresa quella intestinale. Quando però si sono verificate condizioni che possono causare un’alterazione della microflora, come l’uso di antibiotici o la diarrea, su consiglio medico è possibile integrare la dieta, anche quella dei piccoli, con i probiotici.
- I probiotici sono microrganismi capaci di sopravvivere al passaggio attraverso lo stomaco e il primo tratto dell’intestino e di moltiplicarsi, soprattutto nell’ultimo tratto dell’intestino, favorendo il mantenimento dell’equilibrio della microflora intestinale.
- Il medico, in base agli studi disponibili, saprà consigliare il probiotico più adatto, in base al profilo di azione, alla fascia d’età e al disturbo o alla condizione che hanno causato l’alterazione della microflora.
- Il Lactobacillus rhamnosus è un probiotico particolarmente studiato e utilizzato da tempo per i bambini, lattanti compresi, per la sua capacità di favorire l’equilibrio della microflora intestinale.
IMPORTANTE: gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Chiedi al tuo pediatra o al farmacista.
Articolo scritto in collaborazione con QUIMAMME.it e con la consulenza di Marta Milesi, responsabile del Coord. Scientifico di Nestlé Nutrition Italia.
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