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L'importanza della prima colazione per i bambini

La prima colazione è un pasto fondamentale nella dieta di un bambino e aiuta a regolare l’assunzione calorica nei pasti successivi, oltre a contribuire ad apportare alcuni micronutrienti che altrimenti sono spesso carenti.

3 mins lettura Feb 26, 2016

Le linee guida italiane per una corretta alimentazione suggeriscono di assumere con la prima colazione circa il 15-20% delle calorie giornaliere (il 15% se la colazione è abbinata ad uno spuntino di metà mattina, il 20% in caso contrario). Nella pratica, per i bambini da 1 a 3 anni la prima colazione dovrebbe apportare circa 150-250 calorie, mentre, per la fascia di età pre-scolare (4-6 anni) l’energia derivante dal primo pasto della giornata dovrebbe essere intorno a 200-300 calorie.

I vantaggi della colazione

Numerosi studi dimostrano che chi consuma regolarmente la prima colazione è meno predisposto al sovrappeso e all’obesità.

La prima colazione può contribuire anche al controllo dei fattori di rischio di alcune malattie croniche (specie le cardiovascolari), perché, tra le altre cose, può influenzare, sia direttamente che indirettamente, la composizione della dieta in generale  (Giovannini et al 2008, Marangoni et al 2008).

Infatti, i consumatori regolari della prima colazione tendono ad assumere macronutrienti, tra cui proteine, carboidrati e grassi, e micronutrienti, ovvero vitamine e minerali, in quantità più adeguate rispetto ai soggetti che non hanno questa abitudine (Giovannini et al 2008, Marangoni et al 2008).

Perchè il bambino non deve saltare la prima colazione?

Alcuni studi dimostrano che un’adeguata prima colazione, sia in bambini normopeso che obesi, ha un impatto significativo sul pranzo, riuscendo a ridurre gli eccessi nel pasto successivo. L’assunzione di alimenti a pranzo viene ridotta all’incirca di 100 kcal nei bambini che consumano una colazione abbondante e saziante. La prima colazione quindi, aiuta a regolare l’assunzione calorica nei pasti successivi e contribuisce ad apportare alcuni micronutrienti che altrimenti sono spesso carenti.

Inoltre, è importante considerare che la mancata assunzione di una colazione adeguata espone il bambino ad un lungo digiuno, superiore alle 12 ore, durante il quale svolge molte attività. Nel corso di questo periodo di digiuno (dalle ore 20 alle ore 13 del giorno dopo) il suo organismo attinge energia dai depositi corporei, a cominciare da quelli del tessuto muscolare. Si determina così una riduzione della massa muscolare che, invece di essere potenziata, viene intaccata dal digiuno. L’esito finale di questa catena di errori è la riduzione della spesa energetica e di conseguenza, un rischio maggiore di deposizione di grasso.

Consigli pratici per la colazione di un bambino

I modelli di colazione proponibili sono diversi: una rotazione intelligente dei modelli possibili consolida l’abitudine della prima colazione, con effetti favorevoli sull’efficienza psicofisica e sul senso di sazietà nelle ore successive.

In tutti i modelli di prima colazione circa il 50% delle calorie complessive dovrebbe derivare da carboidrati. Insieme alla frutta, i prodotti a base di cereali (pane, biscotti, fette biscottate, cereali) rappresentano la principale fonte di questi nutrienti. Gli zuccheri semplici forniscono energia facilmente disponibile per cominciare la giornata, mentre i carboidrati complessi e a più lento assorbimento contenuti nei cereali garantiscono la riserva energetica per le ore successive (Giovannini et al 2008, Marangoni et al 2008).

Oltre a cibi fonte di carboidrati, la prima colazione dovrebbe includere anche latte (o yogurt) per apportare il calcio. E’ importante sottolineare questo aspetto, visto che i bambini tendono ad abbandonare precocemente il latte a colazione, a favore di altri alimenti di minore completezza nutrizionale.

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