Perchè la Vitamina D è così importante?
Oggi più che mai si parla molto spesso di Vitamina D. Scopriamo assieme l'importante ruolo di questa vitamina e perchè è importante assumerne la giusta dose.
Perché la vitamina D è così importante?
La vitamina D contribuisce alle normali funzionalità dell’organismo, per questo motivo è importante mantenere un giusto livello di vitamina D, garantendone un’assunzione adeguata.
Tra le diverse funzioni, la vitamina D è importante durante la crescita e lo sviluppo poiché contribuisce al normale di sviluppo di ossa e denti, facilitando l’assorbimento intestinale del calcio e anche al mantenimento della normale funzione muscolare.
Ma non solo: negli ultimi anni sono emerse azioni della vitamina D che vanno al di là di ossa, denti e muscoli. La vitamina D infatti, ha anche un ruolo fondamentale per il normale funzionamento del sistema immunitario nel bambino e nell’adulto.
Un’adeguata assunzione di vitamina D è quindi molto importante in tutte le fasce di età. In particolare, lo è nel bambino nei primi anni di vita, ma anche per tutto il periodo di crescita, adolescenza inclusa.
Quali sono le fonti principali di Vitamina D?
In natura esistono due diverse forme di vitamina D, la vitamina D3 (chiamata anche colecalciferolo), di origine animale, e la vitamina D2 (chiamata anche ergocalciferolo), di origine vegetale.
Gli alimenti, in generale, sono poveri di vitamina D, a parte alcuni, prevalentemente di origine animale, come ad esempio salmone, sardine, aringhe, sgombro, olio di fegato di merluzzo. Tra le fonti vegetali, si possono invece citare i funghi. In ogni caso, sia le fonti animali che quelle vegetali vengono consumate in quantità limitata dai bambini: non è quindi facile assumere un corretto quantitativo di vitamina D con la sola dieta.
La vitamina D ha una particolarità: può essere prodotta direttamente dal nostro organismo per mezzo dell’esposizione della pelle alla radiazione solare: circa il 90% di essa è prodotta in questo modo, mentre il restante 10% è introdotta grazie alla dieta *.
Qual è il periodo consigliato di esposizione ai raggi solari?
La produzione di vitamina D a livello cutaneo avviene quando ci si espone ai raggi solari nelle ore centrali della giornata, all’incirca tra le 10 e le 15. L’esposizione alla luce solare in inverno o al di fuori delle ore centrali della giornata determina una minima produzione di vitamina D. La produzione cutanea di vitamina D è influenzata anche da altri fattori, come ad esempio la pigmentazione cutanea o l’utilizzo dei filtri solari, che ne riducono la produzione. Il sole, quindi, da solo, può non bastare, considerando che l’uso dei filtri solari, per prevenire gli effetti dannosi del sole è altamente raccomandato, così come, viceversa, è sconsigliata l’esposizione al sole dei bambini nelle ore più calde della giornata, soprattutto nei mesi più soleggiati.
Quanto è diffusa la carenza di Vitamina D?
Diversi studi presi in esame da importanti Società Scientifiche pediatriche, come la SIP (Società Italiana di Pediatria) e la SIPPS (Società Italiana di Pediatra Preventiva e Sociale) dimostrano che purtroppo la carenza di vitamina D è un fenomeno diffuso: di fatti, un livello inadeguato di vitamina D (ipovitaminosi) interessa oltre il 50% dei bambini ed adolescenti italiani (*).
È quindi necessaria un’integrazione di vitamina D?
E’ importante il corretto apporto di vitamina D per la mamma, durante la gravidanza e l’allattamento. Le principali Società Scientifiche pediatriche, raccomandano l’integrazione di vitamina D nel primo anno di vita, fin dai primi giorni di vita, indipendentemente dal tipo di allattamento. L’integrazione di vitamina D è raccomandata anche dopo l’anno di vita e per tutto il periodo di crescita, adolescenza inclusa, in presenza di fattori di rischio (es. dieta inadeguata, obesità, patologie che determinano malassorbimento intestinale, etc.) o in tutte quelle occasioni in cui l’esposizione ai raggi solari sia scarsa (ad esempio, nei mesi invernali).
Quali sono i livelli di integrazione di Vitamina D specifici per l’età pediatrica?
Nel primo anno di vita, per un lattante sano, in assenza di particolari fattori di rischio, la dose giornaliera raccomandata è di 400 UI (Unità Internazionali) al giorno*.
Dopo l’anno di vita, da 2-18 anni di età, l’integrazione di vitamina D può essere opportuna nei soggetti a rischio di deficit: l’assunzione giornaliera consigliata è di 600-1000 UI (Unità Internazionali) al giorno*.
(*) Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale. Consensus 2015 Vitamina D in età Pediatrica.
Integratori Alimentari Pediatrici?
Articoli Collegati