Baby Blues: come affrontare insieme i primi giorni a casa
Il piccolo è finalmente arrivato. Dopo la clinica si ritorna a casa. Il problema è che da quando siamo rientrati la mia compagna non smette di piangere a dirotto, basta un niente. Pare che sia colpa del “baby blues”.
"La mia compagna è triste e depressa", "si è messa improvvisamente a piangere quando si è accorta che avevo dimenticato di comprare l'olio", "mi ha chiamato in ufficio, mentre ero nel bel mezzo di una riunione, per dirmi che si sente una buona a nulla"... E dire che non capivo i miei amici! Mi dicevo "poveretti, sono capitati male". Invece il baby blues è una cosa che provano più o meno tutte le donne.
Che cos'altro ho fatto?
Sul baby blues so tante cose, mi sono documentato. La spiegazione è semplice: colpa degli ormoni. Sembra che i sintomi varino da una donna all'altra: malinconia, sbalzi d'umore, insonnia o perdita d'appetito... Per mia sfortuna lei ce li ha tutti!
All'inizio mi sono preoccupato. Mi chiedevo se non fosse colpa mia...forse non ero all'altezza. Invece ora che mi sono informato cerco di non sentirmi in colpa. Non è né colpa mia né colpa della mia compagna. Tutto va per il meglio nel migliore dei mondi. Lei si sente improvvisamente depressa e non in grado di affrontare il suo nuovo ruolo? È normale e passerà.
Anche io ho il baby blues. Eh sì! Pare che esista anche per gli uomini...per mimetismo o imitazione. Ieri ho pianto davanti ad un documentario sugli animali. Ve lo immaginate? Papà che piange guardando degli orsacchiotti che giocano nella foresta! Ma questo non glielo dico...rimarrà un segreto fra me e gli orsacchiotti. A volte mi dice che si sente grassa e brutta. La capisco benissimo, anche io durante la “sua” gravidanza ho messo su peso e ora mi ritrovo 4 chili di troppo!
Che cosa devo fare per superare il baby blues?
Il mio ruolo è di aiutare la mia compagna a relativizzare, prendendo allo stesso tempo seriamente il suo stato d'animo causato dagli sbalzi ormonali. Non drammatizzo assolutamente la situazione e cerco di rassicurarla. Per farlo, gioco la carta del divertimento e colgo tutte le occasioni per rendere l'atmosfera leggera e farla ridere. Sono diventato un maestro nell'arte di raccontare barzellette, fare smorfie e organizzare delle sorprese. Ieri, ad esempio, le ho regalato un bel vestito dicendole che è la mamma più bella del mondo. E ovviamente si è messa a piangere. La situazione era talmente ridicola e assurda che abbiamo entrambi riso per 20 minuti. In questo momento le cose vanno così in casa nostra, non ci annoiamo mai.
Poi la spingo a ritagliarsi anche dei bei momenti di relax. Quando tengo il piccolo lei può dedicare un'ora a se stessa per fare un bagno caldo o uscire con le sue amiche per pensare ad altro. Eh sì, lo so... sono un uomo modello! Inoltre acquisendo sicurezza nel mio ruolo di padre aiuto anche lei a diventare più sicura come mamma. Credo che, alla fine, lei abbia solo bisogno di attenzione e di essere rassicurata.
E il baby blues del papà dove lo mettiamo? Il baby blues non riguarda solo le mamme! Infatti si calcola che il 15% dei padri ne sia affetto. Quali sono le ragioni? Possono essercene diverse: paura delle nuove responsabilità, paura di sbagliare, sentimento di essere stati abbandonati dalla loro dolce metà, mamme che esigono molto di più dai loro compagni. Quali sono le soluzioni? Datevi tempo per far vostro questo nuovo ruolo, suggerite alla vostra compagna che avete bisogno di essere rassicurati da lei con piccole attenzioni che mostrino che per lei non esiste solo il piccolo. E soprattutto non isolatevi, parlatene! Comunque in caso di necessità anche voi potete rivolgervi ad uno psicologo.
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