La socializzazione del bambino
Il mio bambino sarà timido o estroverso? Riuscirà a integrarsi bene al nido? Come aiutarlo ad avere buoni rapporti con gli altri?
La vita in società è qualcosa che non si smette mai d'imparare! Il piccolo ne apprende le regole poco a poco, a contatto con il suo nucleo famigliare più ristretto. Poi, col tempo, affinerà la sua percezione degli altri. Prime risate a crepapelle e momenti di complicità, ma anche litigate e rivalità nascenti. Vivendo queste esperienze il tuo piccolo imparerà a vivere in società.
Il ruolo dei genitori nella socializzazione primaria
Dalla nascita ai sei mesi il mondo del piccolo si riduce a poche persone: i suoi genitori. Loro sono i suoi primi "integratori sociali". Molto presto il piccolo mostra di amare questa relazione, fatta di sorrisi, sguardi, smorfie. Anche i fratelli e le sorelle giocano un ruolo importante in questa "socializzazione primaria". Fanno uscire il piccolo dalla relazione esclusiva che ha con la sua mamma. D'altronde il piccolo lo sa e riserva un'accoglienza particolare al fratellino o al cuginetto venuto a trovarlo nel week-end.
Fra i quattro e i sei mesi comincia a sorridere a persone nuove, ma è a te che continua a dedicare i suoi più bei versetti! Passati gli otto mesi, tutto può cambiare. Lui che era pronto a regalare i suoi sorrisini anche alla vicina, si mette immediatamente a piangere appena vede un viso nuovo; con grande sconforto dei nonni, che hanno affrontato un lungo viaggio per vedere il loro nipotino...
L'incontro con gli altri
Quando il piccolo incomincia a camminare il suo mondo si allarga, come per magia. Ormai sa anche "parlare", comunicare, farsi capire e tutte le occasioni sono buone per fare amicizia con bambini della sua età. Ma non è ancora disposto a condividere i suoi giocattoli o a cedere il suo posto sull'altalena! Sii paziente, le regole della vita in società s'imparano poco a poco.
Entrare in contatto con gli altri bambini lo aiuterà a costruire la sua personalità. Al nido, dalla tata, al parco, adora osservare gli altri bimbi della sua età, ma anche i più grandi, e poi imitarli. Sa anche fare delle scelte nei rapporti con gli altri, ed è così che nascono le prime amicizie.
Anche i nonni possono giocare un ruolo in questa socializzazione, detta secondaria. Subentrando di tanto in tanto ai genitori per aiutarli, essi sono portatori di altri valori e di un altro sguardo sul mondo. Essi contestualizzano il bambino all'interno della storia famigliare, un elemento importante nella costruzione della sua identità sociale. Quando arriva il momento di andare alla scuola materna il piccolo affronta una nuova fase. Ora si ritrova a contatto con una ventina di bambini e dovrà sapersi affermare.
La timidezza nel bambino
Il tuo bambino ha paura delle persone che non conosce, piange quando ti allontani da lui, non vuole dire ciao. Insomma, è timido! Questa fase è spesso transitoria ma, in alcuni bambini, può perdurare nel tempo. Forse fa parte del suo carattere e basta! Tuttavia, se il tuo bambino non sembra interessato agli altri, parlane al tuo medico per escludere eventuali problemi.
Se rimane un po' in disparte e si mostra un po' timido, non ti preoccupare: questo non vuol dire che in futuro sarà introverso. Incitalo pian piano ad andare verso gli altri, iscrivilo a delle attività, così si farà presto degli amici. Se è spesso aggressivo con gli altri bimbi e questa reazione dura da diverse settimane, forse sta manifestando un sentimento d'insicurezza. Parlarne con il pediatra può aiutarti a capirlo meglio.
Il piccolo adora prendere il telefono e farfugliare qualche parola incomprensibile. La sua voce acuta, le sue mossettine e il suo tono decisamente originale ti divertono... ma tutto questo non ti ricorda qualcuno? Ma naturalmente te! Infatti la socializzazione passa attraverso l'imitazione dei grandi.
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